Come scegliere la pompa di calore per ACS perfetta per la tua casa

Gli attuali obblighi legislativi in termini di risparmio energetico, e più nello specifico il D.Lgs 28/2011, fissano l’obbligo di produrre acqua calda sanitaria attraverso sistemi che sfruttino energie rinnovabili. Questo obbligo è imposto nel caso di nuove costruzioni o nel caso di ristrutturazioni importanti, ossia nel caso di demolizione e ricostruzione completa di un immobile, o nel caso di interventi eseguiti su edifici aventi superficie superiore ai 1.000 m².


A tale proposito, nel caso specifico della produzione di acqua calda sanitaria, i sistemi adottabili per rispettare tali prescrizioni sono di fatto i seguenti:

  • Impianti con bollitori alimentati da collettori solari termici
  • Impianti con bollitori alimentati con sistemi in pompa di calore

Nel primo caso, sono sistemi che di fatto soffrono di alcune limitazioni tra le quali:

  • Produzione e sfruttamento limitato delle fonti rinnovabili in funzione della presenza di sole
  • Massima energia sfruttabile nel periodo estivo quando di fatto la richiesta di acqua calda sanitaria è minima
  • Rischio di raggiungimento della temperatura di stagnazione dei pannelli in caso di mancato prelievo di acqua calda sanitaria
  • Vincoli legati al soleggiamento e ai vincoli installativi dei pannelli sulle copertura (Di fatto dovendo installare i pannelli integrandoli sulla falda, l’inclinazione derivante privilegia l’assorbimento di energia solare nel periodo estivo, durante il quale appunto vi è un minor prelievo di acqua calda sanitaria)
  • Maggiore difficoltà nelle attività di manutenzione da eseguire sui pannelli solari
  • Nessuna produzione gratuita nel caso in cui i pannelli vengono ricoperti dalla nel periodo invernale
  • Non vi è possibilità di regolazione e/o spegnimento completo dell’impianto nel caso di assenza prolungata degli utenti
  • Nessuna produzione di acqua calda sanitaria in orario notturno. Anzi in alcuni casi, se gli impianti non sono stati adeguatamente progettati, può avvenire una perdita di energia termica verso l’ambiente esterno, soprattutto nelle mezze stagioni

Nel secondo caso, invece, ossia nel caso di utilizzo della pompa di calore per ACS, i vantaggi sono molteplici tra cui:

  • Produzione di acqua calda sanitaria costante sia in orario notturno che diurno
  • Massima flessibilità installativa con ridotti vincoli architettonici
  • Operazioni manutentive più semplici ed economiche non essendo richiesto l’accesso alla copertura del fabbricato
  • Maggiore efficienza complessiva del sistema
  • Massima flessibilità dell’impianto in termini di attivazione, regolazione e gestione che in alcuni casi può avvenire anche da remoto attraverso specifiche app

Esistono varie possibilità per la produzione di acqua calda sanitaria attraverso sistemi in pompa di calore, ossia:

  • Pompe di calore per ACS del tipo con unità splittate (Serbatoio di accumulo interno e pompa di calore esterna);
  • Pompe di calore per ACS del tipo monoblocco.

LA POMPA DI CALORE PER ACS

Le pompe di calore sono macchine che sfruttano il cambio di stato di un fluido, la cui variazione genera cessione e perdita di calore.

Il ciclo maggiormente diffuso è il ciclo a compressione, nel quale si applica un lavoro di compressione per trasformare il fluido frigorifero dallo stato gassoso allo stato liquido. Durante tale ciclo, è prodotto del calore che viene utilizzato per riscaldare l’acqua ad uso sanitario. Come già anticipato in precedenza, tali sistemi sono altamente efficienti, ma soprattutto risultano essere rispettosi dell’ambiente in quanto sono considerati fonti di energia rinnovabile.

Di fatto i sistemi per la produzione di acqua calda sanitaria in pompa di calore sono di due tipi.

Le performance elevate assicurano elevati risparmi energetici che possono arrivare anche al 75% di riduzione dei consumi elettrici rispetto ad uno scaldacqua tradizionale, soprattutto nel caso di edifici esistenti che utilizzano produttori elettrici. E’ evidente pertanto che il minore impegno della potenza elettrica garantisce la possibilità di utilizzare tale energia per alimentare altre utenze.

Sistemi splittati

I sistemi per la produzione di acqua calda sanitaria di tipo splittato sono sistemi caratterizzati da una pompa di calore che può produrre acqua calda attraverso una unità monoblocco collocata all’esterno del fabbricato.

L’acqua calda, viene inviata attraverso un circuito idronico, ad un accumulatore di acqua calda posto all’interno del fabbricato. L’accumulatore è caratterizzato da una serpentina immersa all’interno del serbatoio stesso, all’interno della quale viene fatta circolare l’acqua calda prodotta della pompa di calore. Una delle opzioni in tal senso prevede l’uso di freon (Fluido frigorifero utilizzato nei sistemi a compressione), da inviare a speciali scambiatori di calore freon/acqua posti nelle immediate vicinanze del serbatoio di accumulo.

 Sistemi monoblocco

I sistemi per ACS di tipo monoblocco sono sistemi estremamente compatti ed efficienti.

Integrano in un’unica unità sia il serbatoio di accumulo collocato sulla parte inferiore e una piccola pompa di calore per ACS sulla parte superiore. La presa e l’espulsione dell’aria necessaria al ciclo frigorifero, avviene attraverso due attacchi circolari collocati sulla parte superiore dell’unità che vengono canalizzati. Un condotto è incaricato di prelevare l’aria dall’esterno del fabbricato, mentre l’altro ha il compito di espellere l’aria fredda al termine del ciclo frigorifero.

L’aria può essere espulsa verso l’esterno, oppure può essere riutilizzata per raffrescare ambienti limitrofi, aumentando ulteriormente il recupero energetico e massimizzando l’efficienza del sistema.

Esempi di recupero dell’aria fredda possono essere:

  • Raffrescamento estivo di alcuni locali;
  • Mantenimento della temperatura bassa all’interno di una cantina;
  • Deumidificazione di locali ad alto tasso di umidità quali lavanderie o locali simili.

L’energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria con sistemi monoblocco, viene ricavata fino al 70% dall’aria ambiente a costo zero.

POMPA DI CALORE PER ACS E AGEVOLAZIONI FISCALI

I sistemi per la produzione di acqua calda sanitaria, beneficiano di speciali agevolazioni fiscali se vengono utilizzati in sostituzione di sistemi esistenti obsoleti o a minore efficienza energetica. Esse infatti possono accedere ai seguenti sistemi incentivanti:

  • Ecobonus
  • Bonus ristrutturazioni
  • Conto Termico

Ecobonus

Nel caso di sostituzione di un produttore di acqua calda sanitaria esistente alimentato a gas, gasolio, elettrico o altra fonte, con un nuovo sistema in pompa di calore, è possibile ottenere, grazie all’Ecobonus, uno sgravio fiscale del 65% con IVA agevolata al 10%, nel caso di interventi eseguiti da soggetti privati, mentre nel caso di aziende o più in generale di soggetti giuridici, l’IVA applicata rimane al 22% in quanto la stessa potrà essere già detratta dallo stesso.

A CHI SI RIVOLGE Persone fisiche

Persone giuridiche

Coloro che sostengono le spese di riqualificazione energetica o posseggono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio

IMMOBILI INTERESSATI Immobili ad uso abitativo

Immobili strumentali

Alla data della richiesta di detrazione, devono essere “esistenti” ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi e devono essere dotati di impianto termico

CONDIZIONI PER L’ACCESSO ·      Deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio produttore di acqua calda e non come nuova installazione

·      le pompe di calore oggetto di installazione devono garantire un coefficiente di prestazione (COP/GUE) e, qualora l’apparecchio fornisca anche il servizio di climatizzazione estiva, un indice di efficienza energetica (EER) almeno pari ai pertinenti valori minimi, fissati nell’allegato I al DM 06.08.09

LIMITE MASSIMO DETRAIBILITA’ 30.000,00 € per immobile per pompe di calore
SPESE AGEVOLABILI ·      smontaggio e dismissione dell’impianto esistente

·      fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto esistente

·      spese per l’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione

·      spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria.

IVA L’aliquota IVA applicata nelle fatture è pari al 10% nel caso di opere eseguite su immobili di proprietà di persone private e rimane al 22% per le persone giuridiche. L’importo dell’IVA rientra tra gli importi agevolabili nel caso di persone fisiche, mentre nel caso di persone giuridiche l’importo agevolabile è al netto dell’IVA. In entrambi i casi l’IVA applicata dai professionisti è pari al 22%
PRATICHE NECESSARIE Pratica telematica ENEA e asseverazione di tecnico abilitato

Bonus ristrutturazioni

I lavori che prevedono la ristrutturazione di un immobile possono beneficiare della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute entro il limite di 96.000 euro di spesa, precisando ovviamente che in tale bonus rientrano anche le eventuali spese per sostituzione di produttori di acqua calda sanitaria esistenti con nuovi sistemi in pompe di calore.

Tale agevolazioni, a differenza della precedente, riguarda solo gli immobili residenziali

A CHI SI RIVOLGE Persone fisiche

L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese.

Istituti autonomi per le case popolari o enti equiparabili

Per interventi di ristrutturazione edilizia (compresi quelli per l’adozione di misure antisismiche)

IMMOBILI INTERESSATI Immobili residenziali
LIMITE MASSIMO DETRAIBILITA’ 96.000,00 € massimi di spesa sostenuta nel 2019
IVA Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sulle unità immobiliari abitative, è prevista l’Iva ridotta al 10%.

Sui beni, invece, l’aliquota agevolata si applica solo se ceduti nell’ambito del contratto di appalto.

Tuttavia, quando l’appaltatore fornisce beni “di valore significativo”, l’Iva ridotta si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi.

In pratica, l’aliquota del 10% si applica solo sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi.

PRATICHE NECESSARIE Pratica ENEA

Conto termico

Il Conto Termico incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

A differenza dei sistemi descritti in precedenza che prevedono agevolazioni fiscali per interventi di diverso tipo, il Conto Termico prevede un incentivo che arriva fino al 65% della spesa sostenuta per la sostituzione di impianti tradizionali con impianti a pompe di calore.

A CHI SI RIVOLGE Le Pubbliche amministrazioni

Sono inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali

I soggetti privati

L’accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente da questi soggetti o tramite una ESCO: le Pubbliche amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, i soggetti privati un contratto di servizio energia

IMMOBILI INTERESSATI Immobili di qualsiasi tipologia
TIPO DI OPERE ·      L’installazione deve sostituire parzialmente o integralmente l’impianto esistente nell’edificio; la sostituzione parziale è ammessa solo nel caso di un impianto preesistente dotato di più produttori
SPESE AMMISSIBILI ·      smontaggio e dismissione dell’impianto esistente, parziale o totale;

·      opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione

·      interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione, sui sistemi di emissione

·      prestazioni professionali connesse alla realizzazione dell’intervento

IVA Le spese ammissibili sono comprensive di IVA dove essa costituisce un costo. Il trasporto rientra tra le spese ammissibili perché facente parte della fornitura.
PRATICHE NECESSARIE Pratica GSE con due diverse modalità di accesso

1.      accesso diretto: a seguito della conclusione degli interventi, il Soggetto Responsabile trasmette al GSE, attraverso l’apposita sezione del Portaltermico, specifica istanza di concessione degli incentivi

2.      prenotazione: ricorrendo a specifiche condizioni, le PA, e le ESCo che operano per conto della PA, ad esclusione delle Cooperative di Abitanti e le Cooperative Sociali, possono presentare al GSE, per la prenotazione dell’incentivo, una scheda domanda a preventivo, redatta secondo modelli specifici.

Inoltre il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale. Finanzia inoltre il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati e le cooperative di abitanti e quelle sociali.

CONSIDERAZIONI FINALI

L’utilizzo di una pompa di calore per ACS risulta essere estremamente interessante sia per l’efficienza e per i risparmi energetici ottenibili, ma soprattutto per il fatto che tali sistemi possono accedere ad una serie di agevolazioni fiscali interessanti.

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